• Le storie narrate sono tutte segnate dai comuni denominatori dell’amicizia e dell’amore, che, pur evidenziando assenze, distrazioni e mancanze, non riescono, anche a distanza di tempo, a mettere in crisi il rapporto tra i vari personaggi, radicato attraverso esperienze comuni e, a volte, crudeli.
• Lo scrittore è penetrato nel dramma e nella gioia dei suoi personaggi, come fossero persone conosciute da sempre, con le quali ha inteso instaurare un colloquio quotidiano, scandito da fatti oltre che da parole,
• Lo spartito narrativo molto somiglia a una sorta di musicale rapsodia, dove i ritmi sembrano allontanarsi e invece alla fine trovano una comune armonia esistenziale ed espressiva.
• L’autore rivela soprattutto nei dialoghi, densi e intensi, la natura del vero raccontatore, che nasce dal cuore prima che dalla mente.
• La forza sconvolgente della realtà resta l’autentica protagonista di un’opera concepita senza lustrini e orpelli, ma con quella sobrietà sostanziale, che nasce dalla vita stessa e non ha bisogno di alcuna aggiunta o sottrazione.
[Gennaio 2024]